Essere notati o esserci?

3 Nov

Mi hanno sempre detto che quando si va ad una festa la cosa più importante è che si accorgano che ci sei anche tu, in modo che quando te ne vai, tutti si domandino: “ma dov’è andata?”. Per un breve periodo della mia vita ho desiderato essere notata. Poi, però, mi sono resa conto che non è quello che voglio. Non voglio essere notata. Voglio solo e semplicemente, ESSERCI. E ci sarò, solo per Amore.

Senza fretta ma con uno scopo

3 Nov

Veramente ci sto pensando. A cosa? All’Amore. Quanto se ne dice. Quanto se ne parla. Quante volte lo si incontra nelle immagini e nelle pubblicità. Ma, onestamente, a ben pensarci. Quanto se ne incontra davvero? Rispondiamo al telefono: “Ciao Amò” e poi, appena attacchiamo, facciamo la guerra al mondo. E mentre un attimo prima ci sentivamo invincibili e ricchi, improvvisamente, ci sentiamo soli e crediamo che ogni persona a questo mondo, stia curando il proprio orticello. Nessun orticello può arricchire il mondo, se non travalica i confini dell’egoismo. Senza fretta ma con uno scopo. Vivere.

Fu così che tirò fuori i piedi dalle pantofole

2 Nov

Chiunque si alzò improvvisamente dal letto. Senza neanche accorgersene, puntò i piedi nelle pantofole, appoggiate al suolo, proprio sopra il prezioso tappeto scelto con tanta cura, anni prima. Chiunque non riuscì a percepire il ricordo del momento esatto in cui si svegliò dal suo sonno notturno. Fu allora che comprese che i suoi pensieri erano altrove. La sua mente era arrovellata. Il suo domani era già presente. Chiunque non voleva non percepire le cose. Voleva gustarsi ogni momento. Fu così che tirò fuori i piedi dalle pantofole. Con estrema calma. Un piede alla volta. E si sdraiò nuovamente sotto le coperte. Le tirò bene fin sotto la testa. E si assopì. La sveglia suonò. Chiunque sorrise. Spense la sveglia e a piccoli gesti diede inizio a una consapevole giornata. Oggi.

Quanto amore c’è in prigione?

2 Nov

E’ facile dire di “Amare”. Difficile è Amare. Ancor di più lasciar andare chi si dice di “Amare”. E’ necessario ascoltare. E’ necessario comprendersi. E’ fondamentale non creare prigioni che rendono i rapporti costrizioni, vincoli e non gesti d’Amore. Non è facile. Lo so. Però lasciare andare chi non vuole starti accanto è un dono prezioso da fare a te e all’altro.

Il vero Amore si vede nella Libertà. E a quel punto tutto può essere ma nulla può essere preteso.

Che fai nella vita?

2 Nov

Oggi, ricomincio da qui. Mi presento, raccontandovi quello che faccio nella vita.

E tu che fai? Buona giornata senza fretta.

ilTEMPOnelTEMPO

30 Mag

L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere (Herman Hesse)

questione di galateo

22 Giu
ROMA – una signora entra trafelata nella sala d’attesa del medico curante dove c’e’ in attesa un’altra signora….si mette seduta e mentre si toglie la sciarpa accarezza il suo splendido collier di diamanti ed esclama:
– ah….il collier che mio marito mi ha regalato per il mio compleanno…le piace signora?
e l’altra:
– magnifico!!
La signora si toglie i guanti e, sfiorando il suo anellazzo brillantato esclama:
– ah, l’anello che mio marito mi ha regalato per natale…le piace signora?
– magnifico!!
La signora, togliendosi il cappello, sfiora l’orecchini de brillanti ed esclama:
– ah….gli orecchini che mio marito mi ha regalato per i 25 anni di matrimonio….le piacciono signora?
e l’altra, sempre piu’ impassibile:
– magnifico!!!
Al che la signora le domanda:
– ma scusi signora a lei suo marito non le ha mai regalato nulla?
e la signora:
– effettivamente si….il libro del galateo!!!
– il galateoooooo?!?!?!? – esclama la signora inorridita….- e che ci fa?
– mah….ancora poco….ho solo imparato a di’ “magnifico” al posto de ‘sti cazzi’!!!
 
BUONA GIORNATA :O)
Migliori Siti

quando le parole non sono gentili

17 Giu

“Un bimbo aveva perso tutte le parole buone e gli erano rimaste quelle brutte: merda, cacca, stronzo, eccetera. Allora la sua mamma lo porta da un dottore, che aveva i baffi lunghi così, e gli dice: – Apri la bocca, fuori la lingua, guarda in su, guarda in dentro, gonfia le guance. Il dottore dice che deve andare a cercare in giro una parola buona. Prima trova una parola così (il bambino indica una lunghezza di circa venti centimetri) che era <<uffa>>, che è cattiva. Poi ne trova una lunga così (che era circa cinquanta centimetri) che era <<arrangiati>>, che è cattiva. Poi trova una parolina rosa, che era <<ciao>>, se la mette in tasca, la porta a casa e impara a dire le parole gentili e diventa buono”.

Raccontata da un bambino di 5 anni – “Grammatica della Fantasia”, G.Rodari

Arzigogolati che non siamo altro

14 Giu

“dimostrare ciò che non si è

è più difficile che essere ciò che si è

eppure dimostriamo

più di quanto non siamo”

e se INVERTISSIMO LA TENDENZA?

SPESSE VOLTE

13 Giu

Spesse volte
le spesse volte celesti
incantano
rosse iridi inquiete
e trattengono
forti le radici al suolo

…verso un’altra Vita

(Giovanna Giaquinto 13 giugno 2010)